Veloce sul mercato è meglio di lento.

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Qualcuno lo vuole dire?

Un po’ a malincuore ma devo farci un post.
Ho tanti amici che stimo e che raccomandano di andare piano.
Ma io penso che sia necessaria un riflessione prima di dare e accettare un consiglio di questo tipo.

Veloce, in questo mondo è meglio che lento.
Ho pensato di metterlo in scritto perché affogo in un mare di decaloghi, video, citazioni che suggeriscono di rallentare, di andare piano, di fare una cosa alla volta.
Tutti consigli affascinanti e sensibilmente romantici.
Confezionati a volte con garbo e a volte con carta regalo al sapore di oriente e misticismo.
Suggeriti in buona fede o in salsa radical-chic e aromatizzati con profumo di benessere diffuso, tipico delle pubblicità delle famiglie dei mulini bianchi.
Beh, qualcuno alla fine lo deve pur dire.
Veloce, se vuoi stare sul mercato, è meglio che lento.Lento va bene quando devi stare con i tuoi figli, con i tuoi affetti.
Lento va bene quando devi sorseggiare un buon vino o guardare un tramonto.
Lento va bene quando devi riflettere su dove andrai un giorno o per ricordare dove sei stato.Ma per permetterti di essere lento in questi e tante altre situazioni devi essere veloce altrove.
Non sto dicendo che sia bello.
Sto argomentando sul fatto che è utile.
E sto dicendo che se sai fare più cose insieme e le sai fare velocemente sei messo meglio di altri.
Con buona pace delle critiche al multi-tasking e alla velocità di azione.
Un conto sono le critiche ad un sistema basate su studi e teorie.
Un altro conto sono i risultati.Ho conosciuto gente veloce.
Ho conosciuto gente che faceva più cose alla volta.
E in entrambi i casi o in tutti e tre, (nel caso fossero veloci e multi-tasking, allo stesso tempo) avevano una marcia in più che li faceva stare avanti alla concorrenza.
Uno dei tipici casi in cui esiste un teoria affascinante ed una realtà che mette la teoria stessa alle corde e la rende inapplicabile a tutti.
Mi sono anche chiesto il perché di questa situazione.
Il mio pensiero è che si faccia confusione :

  • Tra l’essere perfetti e l’essere efficaci;
  • Tra la felicità materiale, che deriva dal vincere in un gioco economico e la felicità interiore, che non ha bisogno di vincere competizioni.

Se è pur vero che la nostra vita personale ed economica si stanno intrecciando senza tregua, è vero che rispondono a due criteri diversi.
Per potere esprimere risultati i due settori necessitano di modalità differenti.

  • La prima ha bisogno di quantità di tempo.
  • L’altra ha bisogno di risultati ottenuti nella quantità minima di tempo.

La confusione si genera quando si accetta come verità l’idea che per ottenere un risultato economico si debba essere perfetti, come per ottenere un risultato intimo.
Un risultato intimo e trascendente non è come un risultato economico. L’amore, l’affetto, i sentimenti, l’autostima, lo spirito, l’anima.
Tutti aspetti che necessitano di tempo e hanno un giudice ferreo.

Noi stessi.
Con noi stessi non si scherza e se il risultato non è perfetto non ci premiamo.
Con i figli, i partner, gli affetti serve tempo. Tanto.

I risultati economici invece non necessitano sempre di tempo ma piuttosto della approvazione del cliente e quindi della sua percezione.
Che è scollegata il più delle volte dal tempo.
Quasi sempre in questo campo, se sei veloce è meglio.
Vorrei tornare e chiudere con il tema iniziale e quindi riassumere perché essere veloci conta.
Soprattutto se vuoi avere tempo per te e non hai intenzione di diventare un eremita o un monaco trascendente, e lo dico con infinito rispetto per chi ne è capace.

  • Essere veloce, conta perché il tempo è proprio ciò che scambiamo con il denaro.
    Il gioco è trovare soluzioni a problemi ed erogarle nell’unità di tempo in cambio di moneta.
    Se sei capace di velocizzare la tua capacità di soluzione per unità di tempo o migliori il tuo benessere materiale oppure avanzi molto tempo per migliorare il tuo benessere interiore.
  • Essere veloce conta, perché puoi fare più esperienza degli altri, quindi migliorare, diventare più veloce e così via in un ciclo di miglioramento dell’efficacia.
  • Essere veloce conta, perchè porta più opportunità. Nessuno, o pochi, affidano lavori a chi li porta a termine in tempi lunghi, d’altro canto nessuno di noi come consumatore considera un beneficio i tempi i consegna lunghi o i ritardi. Invece riconfermiamo la nostra fiducia e acquistiamo di nuovo a chi consegna in tempo o in anticipo.

Non ho nulla contro la lentezza o contro chi dice che è meglio fare poche cose alle volta.
Trovo solo che sia una mezza verità, seducente ma fuorviante per chi ogni giorno deve affrontare la competizione del mercato e punta ad avere tempo per sé ed i suoi cari senza prendere i voti.

Buona scelta.


Sebastiano Zanolli

Manager e scrittore

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