Riunioni? Comincia dai timidi

In Approfondimenti, La Grande differenza
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Dickens una volta disse beffardo: “Non fare domande, e non ti verranno dette bugie.”
In azienda spesso succede proprio questo: tante domande, tante bugie.
Non per forza bugie deliberate ma spesso le persone non condividono realmente ciò che pensano. Ed è uno spreco.
Come possono i manager favorire una reale e trasparente condivisione?
Sicuramente instaurando una cultura del dialogo, una cultura dove ogni idea viene ascoltata e presa in considerazione.
Ma anche facendo attenzione alle persone con cui lavoriamo: alcuni saranno sempre reticenti ad esprimere la propria idea.
Qui buon consiglio è quello di David Cote, storico Ceo di Honeywell.
Cote racconta di aver iniziato ogni riunione in modo preciso: chiedendo un parere prima ai giovani e ai nuovi arrivati, poi ai “timidi”, e solo dopo al resto del team.
Il rischio infatti è che i giovani, i nuovi arrivati e i “timidi”, parlando quasi sempre per ultimi, siano portati a dire ciò che qualcuno di più autorevole ha già detto.
In questo modo invece si sfidano e si allenano le persone a condividere davvero le proprie idee.

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