Il destino sta nelle decisioni grandi tanto quanto in quelle piccole. Scegliere bene rimane l’attività più importante e pregnante. Non puoi decidere tutto certo. Ma è esattamente per questo che vale la pena scegliere bene almeno ciò che si può.
Ho scritto ad un amico che mi chiede di avvisarlo quando faccio qualcosa online. Dal momento che ho programmato una diretta live, sul mio gruppo Facebook, ho pensato gli facesse piacere saperlo.
“Domani alle diciassette e trenta tengo una diretta…” gli ho scritto.
“Anche io ne terrò una…” mi ha risposto.
Siamo tutti live. Tutti a dire cose. Riflettere su cose. Pensare su cose. Bellissimo.
Ma finisce anche che queste cose si mangiano tempo ed energia.
Io, nella mia vita, non ho mai avuto così tanto tempo a disposizione.
Ma l’ho finito tutto.
Sono bastati pochi giorni in casa e il digitale si è mangiato la mia vita.
Il passaggio dalla vita analogia e in parte digitale alla realtà digitale e minimamente analogica ha segnato l’ora della saturazione esistenziale.
Tutti mi propongono tutto.
Posso imparare a fare la pasta in casa, l’origami, l’amuchina.
Posso passare il tempo in chat su ogni argomento, fare squat, meditazione, capriole.
Dissertare su poesie, romanzi, trattati.
Approfondire complotti, notizie, ipotesi.
Il mio tempo è finito, andato, scomparso lasciando un quesito alla mia anima irrequieta.
Sto facendo le scelte giuste?
Sto usando bene il mio tempo?
A cosa fare riferimento per scegliere?
A quali input dare precedenza?
A quali consigli affidare la mia attenzione e la mia fiducia?
Dovrei impiegare più tempo sui miei progetti? Ma che senso ha quando, poi, i progetti non si possono realizzare?
Le munizioni della nostra esistenza
Non sono tempi facili e non sono tempi normali. Un virus ha stravolto il nostro mondo e ogni giorno ci troviamo a ragionare su quando e come ne usciremo.
Credo, con tutto lo spirito pacifico di cui dispongo, che questa sia una situazione molto simile a una guerra, anzi ad una guerriglia vera e propria.
Per carità, nessun complotto di potenze straniere, poteri forti o delle energie cosmiche offese ma solo un ricorso storico: quello delle epidemie. Parlo di guerriglia perché il nemico, il virus, è invisibile, furbo, evolutivamente intelligente, esiste dalla nascita delle prime cellule viventi, deve infestare senza morire e lo fa benissimo.
Devi resistere più di lui, almeno fino a quando non lo sai battere. E sai già che ne arriveranno altri in futuro. Come da sempre.
E così pensavo a quest’idea della guerriglia che come racconta Wikipedia ha lo scopo di “di logorare le forze nemiche, di abbassarne il morale esponendole a rischi continui, obbligandole a consumare mezzi e risorse inutilmente e vanificando i loro sforzi bellici. Mao Tse-tung, grande esperto di questa forma di guerra, parlava della guerriglia come “l’arte di fiaccare il nemico con mille piccole punture di spillo”.
Dobbiamo usare bene le energie, perché ne occorreranno per passare la nottata e per potere ricostruire.
Quindi in questi giorni di Tsunami informativo mi sono accorto che tempo e le energie di molti di noi se ne vanno in modo sconsiderato in buchi neri che non riparano e in azioni che non costruiscono.
Servono abitudini virtuose, gestione del tempo ottimale, credenze positive, informazioni di qualità e capacità di denarrare. Sono queste le munizioni con le quali si vince la guerra dell’esistenza. E queste le munizioni che oggi più che mai si rendono necessarie.
Le abitudini o disciplina, dote che separa chi riesce da chi fatica a raggiungere i propri obiettivi. Dote che si rivela ancora più cruciale quando i tempi sono difficili e la crisi, come il sole con la neve, mostra limiti e mancanze.
La gestione del tempo: la gestione di quegli 86.400 secondi ogni giorno, per dirla con il mio amico Andrea Giuliodori. Un tallone d’Achille di molti, anche dei più talentuosi. Una dote che oggi ha una duplice valenza: il potere di raggiungere i propri obiettivi, il potere di non farsi risucchiare dal digitale e uno tsunami di informazioni irrilevanti.
Le informazioni, perché se ogni azione è frutto di obiettivi, cioè di un risultato atteso a breve o lungo termine, sono le informazioni a orientare le nostre scelte, ciò che possiamo fare e ciò che converrebbe fare.
Le credenze, perché anche in un mondo così progredito, la tecnologia più impattante è quella delle idee. Come con la povertà, chi crede sia il proprio destino si accomoda silenzioso, chi crede sia un’ingiustizia fa una rivoluzione, chi crede che si possa emergere sgomita e si impegna, allo stesso modo in questo momento emerge che sono le storie che creiamo a determinare come reagiremo.
La capacità di denarrare perché “in un mondo alluvionato da informazioni irrilevanti, la lucidità è potere”. In un momento come quello che viviamo non poteva che amplificarsi il fenomeno delle fake news ma anche quello che tempo fa ho definito “la verità ludico – pornografica”. Se contro le fake news sono ormai attivi diversi siti che aiutano a combatterle, anche a coloro che non sono così avvezzi al mondo digitale, per quanto riguarda storie edulcorate e che tentano continuamente di portarci fuori strada, raccontando una verità bella, facile ma non reale, lo sforzo da mettere in campo dev’essere ancora più risoluto e determinato.
La Grande Indifferenza: la capacità di “ridursi”
In “Una cosa sola”, Gary Keller utilizza il concetto di “riduzione”. “«Ridursi» – scrive -significa ignorare tutte le cose che potreste fare e fare quello che dovreste. È riconoscere che non tutte le cose hanno la stessa importanza e trovare quelle più importanti.”
Penso che il termine sia appropriato di questi tempi dove il reale problema, parlando dei tentativi di fare fronte a questa emergenza, tenere in piedi o riprogettare i propri futuri professionali, è dato dalle apparenti infinite opportunità e dai continui segnali ai quali, ci viene naturale, dare attenzione.
La Grande Differenza, oggi più che mai, è la Grande Indifferenza: sapere cosa tenere ma anche cosa lasciare.
Spunti, idee e risorse
Di seguito alcuni link, strumenti e risorse che ritengo possano agevolare il lavoro. Si tratta di una lista in continuo aggiornamento che cercherò di incrementare costantemente.
p.s. in questi giorni ho deciso di evitare l’invio di newsletter proprio per non aumentare la mole di informazioni a cui tutti siamo già sottoposti in abbondanza. Per rimanere aggiornati sui contenuti che verranno inseriti in questa pagina, il modo migliore è seguire, o fare un salto di tanto in tanto, sui miei profili social: LinkedIn, Facebook, Instagram.
INFORMAZIONI
Per quanto riguarda l’attendibilità delle informazioni vi sono delle indicazioni generali, sempre utili e sempre validi. Provo di seguito a indicare alcuni passaggi. Il livello di meticolosità da impiegare nel processo è direttamente proporzionale all’importanza dell’argomento e all’impatto sulle nostre vite.
1) Fare attenzione all’autore. Chi è? È un esperto di quel campo? Vi è una biografia completa dalla quale desumere autorevolezza? È possibile trovare le stesse credenziali su altri siti – una ricerca on line solitamente toglie ogni dubbio.
2) Controllare la data di pubblicazione. Notizie di un mese o un anno fa possono avere una valenza completamente diversa oggi. Basti pensare alle opinioni sul coronavirus di fine febbraio. Vale anche per informazioni inerenti al business.
3) Anche se le tesi sostenute sembrano corrette, quali sono le prove a supporto?
4) Perché qualcuno ci sta dando questa informazione o opinione? Qual è il tornaconto? È una domanda che può sembrare cinica ma è anche il modo migliore per valutare la correttezza delle informazioni e soprattutto il valore che ha per noi. I media, di norma, tenderanno a esasperare e ingigantire ogni notizia. Chi vende qualcosa tenderà a orientare le informazioni in modo da creare o rinforzare un bisogno… che solitamente può essere soddisfatto comprando qualcosa.
5) Trarre le conclusioni: usa la tecnica del “perché?” e di “e quindi?” Chiediti perché qualcuno sta dando quella notizia e qual è, quindi, l’impatto sulla tua vita.
6) Diceva Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Tieni traccia di chi ti offre informazioni veritiere e chi invece ti fa perdere tempo. Dal momento che la maggior parte delle informazioni provengono dai social blocca all’ingresso: quasi tutti i social permettono comandi di “unfollow” affinché non ti vengano più mostrati contenuti provenienti da determinate persone o società.
Fare spazio nella casella di posta e nella testa. Come detto, in questi giorni, aumentano a dismisura i messaggi che riceviamo e, naturalmente, la posta elettronica è uno dei bersagli principali. Con tanto tempo a disposizione troveremo sicuramente il modo per ripulire la nostra posta da messaggi che non sono più rilevanti o che sono indesiderati? ci sono tanti servizi per riuscirci in tempo breve. Uno di questi è Cleanfox, un servizio semplice e gratuito che permette di controllare chi ha l’autorizzazione di inviarti mail e valutare se mantenere il permesso o revocarlo.
Altro campo minato è WhatsApp con infiniti messaggi in entrata, il più delle volte simpatici o leggeri ma più spesso nevrotici, deliranti o complottisti. Penso che un momento come questo possa rappresentare un’opportunità: forse non te ne eri accorto ma adesso quel contatto si sta rivelando per te un contatto inutile, fastidioso o addirittura pericoloso. In questo caso puoi:
Bloccare il contatto
apri le Impostazioni di WhatsApp > Account > Privacy > Bloccati > Aggiungi nuovo…
cerca e tocca il contatto che desideri bloccare
In alternativa:
apri la chat con il contatto, quindi tocca il nome del contatto > Blocca contatto > Blocca o Segnala e blocca
fai scorrere verso sinistra la chat con il contatto nella schermata Chat, quindi tocca Altro > Info contatto > Blocca contatto > Blocca o Segnala e blocca
Nota:
i messaggi, le chiamate e gli aggiornamenti allo stato inviati da un contatto bloccato non verranno mostrati sul tuo telefono e non ti verranno mai consegnati
i contatti che hai bloccato non potranno più vedere le informazioni sul tuo ultimo accesso o sul tuo stato online, gli aggiornamenti allo stato e le modifiche alla tua immagine del profilo
i contatti bloccati non verranno rimossi dalla tua lista contatti, né tu verrai rimosso dalla loro lista contatti. Per eliminare un contatto, devi eliminarlo dalla rubrica del tuo telefono.
Oppure, silenziarlo.
Capitolo Coronavirus, un sito attendibile sul quale informarsi è, come viene ricordato anche su ogni social, quello del Ministero della Salute. Sul sito si trovano aggiornamenti e risposte a domande frequenti.
Un’altra risorsa è https://www.covid19italia.help/ un sito creato da attivisti digitali per condividere informazioni e attivarsi a supporto dell’emergenza COVID19.
ABITUDINI e DISCIPLINA
Obbligati a riuscire.
Non è facile riuscire, specie se intorno è pieno di tentazioni.
In questi casi, per riuscire bisogna a volte eliminare prima e completamente la possibilità di fallire. Gli studiosi parlano in proposito di “commitment devices”, dispositivi per riuscire.
Un esempio famoso è legato alla mitologia greca. Quando Ulisse si trova a dover navigare in prossimità delle sirene che lo avrebbero fatto impazzire con il loro canto, dice ai suoi marinai di legarlo a un albero della nave e di non slegarlo nemmeno se lo avesse ordinato. Una mossa preventiva che impedisce di compiere l’errore.
Un altro esempio è quello di Han Xin, un generale dell’antica Cina che in battaglia schierava i suoi soldati con le spalle contro un fiume, rendendone impossibile la fuga. Spietato, ma funzionale.
I “dispositivi” sono mosse o strumenti per riuscire che puntano a creare ostacoli contro le tentazioni. Più questi ostacoli sono insuperabili e più ci sono probabilità di successo.
Eccone alcuni che potrebbero ispirarti:
• usare applicazioni come freedom.to che permette di impostare specifici orari in cui bloccare i social network, la posta elettronica e siti che ogni giorno ti rubano tempo;
• provare beeminder.com, utile per impostare qualsiasi obiettivo quantificabile perché ti vincola a pagare una somma se non riesci a raggiungerlo; (anche se di questi tempi, eviterei di spendere soldi anche se a fin di bene)
• sperimentare zenpen.io, un sito che ti consente di scrivere in un ambiente privo di distrazioni;
• metterti alla prova con getcoldturkey.com/writer/: una volta che hai impostato il numero di parole che intendi scrivere, bloccherà il tuo PC sino a quando non avrai raggiunto l’obiettivo;
Motivarsi anche quando “tutto sembra fermo”
Joshua C. Klapow , psicologo clinico presso l’Università dell’Alabama a Birmingham, ha scritto “La chiave per la perdita di peso è simile alla quantità di carburante in un’automobile: non è necessario che il serbatoio di motivazione sia pieno per guidare, basta evitare che si esaurisca” .
Funziona anche per quanto riguarda la motivazione necessaria al raggiungimento degli obiettivi e vale molto in questo momento dove ogni nostra azione è per forza simile a un investimento sul futuro. Saranno davvero pochi i giorni in cui non sentirai la pressione e non ti chiederai perché lo stai facendo. La speranza è che la consapevolezza abbia messo radici e la tua forza di volontà sia così sviluppata e fondata che niente e nessuna critica ti turbi. Ma se così non fosse, ci sono altre vie, non serve avere tutte le risposte assieme se non le trovi.
L’importante è avere ogni giorno almeno una risposta adatta e dotarsi di strategie per riuscire. Eccone alcune:
Scrivi il tuo perché: ogni mattina scrivi chiaramente il motivo per cui ti “obblighi” a eseguire una determinata azione e quali risultati otterrai dal tuo impegno. Scrivi perché sei disposto a impegnarti, soffrire, passare per pazzo… Sintetizza. Scrivi un Post-It, abbi cura che sia sempre in vista;
Visualizza più che puoi. è un tema che ho affrontato diffusamente nel mio ultimo libro, Alternative, e che oggi assume ancora più rilevanza. In momenti come quello che viviamo diviene determinante la responsabilità delle nostre azioni, oggi, per la vita che ci troveremo domani. In questi giorni può venire forte la voglia di abbandonare tutto, di risparmiare energie, di guardare Netflix tutto il giorno. In questi casi il tuo migliore alleato è il tuo “io futuro”. Chiediti cosa accadrà domani, quando tutto finito, ti ritroverai a rimpiangere il tempo perso e la pigrizia. O visualizza la felicità, domani, di avere impiegato questo tempo per lavorare sodo e preparare il terreno. Il monito è semplice: fa che il tuo “io futuro” sia orgoglioso di te.
Prepariamoci ad essere degli “sugar cookie” e andare avanti
Con la gergale e ironica espressione sugar cookie si intende il risultato di una punizione frequente nel training militare dei marines americani: le reclute che ricevono questa punizione sono costrette a gettarsi in acqua e poi rotolarsi sulla sabbia; sino a diventare appunto un “biscotto di sabbia”. Ne parla l’ammiraglio William H. McRaven nel libro “Fatti il letto”.
Un giorno, racconta, la punizione toccò proprio a lui e il dialogo che segue contiene una lezione potente:
“Mr. Mac, hai idea del perché sei un biscotto allo zucchero stamattina?” disse Martin, in tono molto calmo ma, inquisitorio.
“No, istruttore Martin” risposi diligentemente.
“Perché, Mr. Mac, la vita non è giusta e prima lo impari meglio sarà per te.”
La morale sta a mio avviso in quest’ultima frase. Spesso la vita non ci ripagherà dei nostri sforzi e, specie nei momenti in cui le cose sono già complicate, potrà succedere che qualcuno o qualcosa ci punisca e ci faccia soffrire ancora di più.
Quando però le cose non girano per il verso giusto c’è solo da accettare di essere uno sugar cookie e andare avanti, perché avanti è l’unica direzione.
Questo fa di noi dei guerriglieri esistenziali. Il cui mestiere è semplicemente quello di dare del filo da torcere a ogni genere di problema; anche quelli, come questo virus, di cui non siamo direttamente responsabili.

Manager, Advisor, Autore, Speaker|
Per oltre trent’anni sono stato nel mondo delle vendite, iniziando da agente sino ad arrivare ad occupare posizioni apicali in aziende come Diesel, Adidas, 55DSL, OTB.
Parallelamente ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della motivazione e della crescita personale, convinto che spetti sempre a noi prendersi la responsabilità delle nostre esistenze.
Questo mi ha portato a studiare, cercare, testare, risposte ai continui quesiti della vita e del lavoro, come: “Perché alcune persone sono in grado di correre ultramaratone e altre faticano ad alzarsi dal divano?” “E perché le stesse persone che corrono una ultramaratona nel weekend, in ufficio svogliate ti rispondono: Prenditela tu la risma per la stampante?”
Da ormai vent’anni ho fatto di questo il mio lavoro e la mia missione, aiutando individui e organizzazioni a raggiungere gli obiettivi mantenendo la propria umanità.
Alcune delle aziende e organizzazioni con le quali ho collaborato, come formatore e speaker, comprendono: Amway, Banca Mediolanum, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Bayer, Calzedonia, Cassa Centrale ,CNA, Confartigianato, Confindustria, Giuffrè Editore, Herbalife, Juice Plus, Just Italia, JUUL, LIoyd’s, Liu·Jo, Lotto, Nespresso, Revlon, Scavolini, Sony Italia, UNIPD, Wella e molti altri.