Qualche anno fa, anche se sembra passata una vita, in un periodo in cui “tutto andava bene”, ho pensato che “no, non va sempre bene”.
Bastava guardarmi indietro e intorno per accorgersi di come uomini e donne in gamba, ai quali avresti pronosticato un futuro lucente si trovavano ai margini, in lotta con la propria rilevanza, pronti a ingrossare le fila di quella classe crescente di “inutili”, per dirla con Yuval Noah Harari, che non riescono più a trovare un posto sul mercato e in società.
Da lì ho iniziato a ragionare su quanto contino le nostre scelte ai bivi della vita ma anche di quante cose non controlliamo appieno, di quanto il caso, il caos e la cattiveria incidono nella nostra esistenza.
E ho trovato che abbiamo alcune responsabilità: come l’esaltare continuamente un pensiero eccessivamente ottimistico, edulcorare il fallimento, snobbare di continuo i piani B pensando siano roba da persone poco coraggiose e che non credono in ciò che fanno, nei piani A.
Da lì è nato Alternative, il libro.
E poi subito dopo la Masterclass, un appuntamento in cui fermarsi e riflettere. Guardare in faccia i cigni bianchi e grigi che attraversano indisturbati le nostre esistenze. Avere il coraggio di immaginare scenari negativi e da lì provare ad assicurare i propri progetti. Elaborare piani b, exit strategy e alternative.
Poi è arrivata la pandemia. Le nostre certezze si sono sgretolate. Non andava bene , potevamo solo ripeterci che “andrà bene”.
Chiusi in lockdown e nelle nostre case, facendo il pieno di webinar, di riunioni continue e di altre cose “ a distanza”, cercando in tutti modi un piano B.
Poi le zone colorate, i vaccini, i green pass, le polemiche sulle zone colorate, sui vaccini sui green pass.
Si prova a ripartire, a ricominciare.
Ci abbiamo provato anche in questi due giorni passati insieme. Alla terza edizione della Masterclass, finalmente e di nuovo in presenza.
Con la determinazione di chi sa che non andrà per forza bene ma che è compito di noi umani provare a far si che andrà bene. Dare del filo da torcere ai problemi. Tenere a bada anche ciò che in una zona grigia controlliamo solo a metà.
Questa Masterclass ha un sapore diverso: non più esercizio teorico ma palestra di vita reale, caratterizzata da problemi reali, incognite e imprevisti, cigni bianchi, grigi e neri che si possono incontrare davvero e ormai ne abbiamo preso tutti consapevolezza.
Sono stati due giorni produttivi e in fondo anche divertenti.
Due giorni di supporto reciproco, di creazione di relazioni, di scambio di consigli, storie e competenze.
Spero che chi abbia partecipato si sia portato a casa stimoli e strumenti da mettere subito in campo.
Da parte mia porto a casa tanta soddisfazione.
E la necessità di ringraziare pubblicamente chi ha reso questo evento così speciale.
Il mio team innanzitutto.
Alessandra Perdonello che, insieme a Giordano e Cristina Zanolli, ha curato l’organizzazione dell’evento sotto ogni aspetto: dalle iscrizioni alle giornate in aula.
Cristiano Ottavian, che anche quest’anno ha impreziosito le due giornate con la sua esperienza da project manager e la capacità di trasferire concetti complessi in modo chiaro e concreto. Giacomo Dall’Ava, sempre presente e prezioso con i suoi consigli e suggerimenti in aula.
Roberto Daito Galli, che ha reso speciali i nostri risvegli con un momento di Taiji meditazione.
Walter Sguazzin che ha curato i suoni e gli effetti speciali di queste giornate.
Diego Parassole, che ha concluso le due giornate con uno speech sul cambiamento dai grandi stimoli e ad alto tasso di divertimento.
Tutto il personale del Golf Hotel Vicenza, sempre impeccabili nell’organizzazione e sempre disponibili.
E di nuovo, tutti coloro che hanno partecipato.
Grazie.

Manager, Advisor, Autore, Speaker|
Per oltre trent’anni sono stato nel mondo delle vendite, iniziando da agente sino ad arrivare ad occupare posizioni apicali in aziende come Diesel, Adidas, 55DSL, OTB.
Parallelamente ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della motivazione e della crescita personale, convinto che spetti sempre a noi prendersi la responsabilità delle nostre esistenze.
Questo mi ha portato a studiare, cercare, testare, risposte ai continui quesiti della vita e del lavoro, come: “Perché alcune persone sono in grado di correre ultramaratone e altre faticano ad alzarsi dal divano?” “E perché le stesse persone che corrono una ultramaratona nel weekend, in ufficio svogliate ti rispondono: Prenditela tu la risma per la stampante?”
Da ormai vent’anni ho fatto di questo il mio lavoro e la mia missione, aiutando individui e organizzazioni a raggiungere gli obiettivi mantenendo la propria umanità.
Alcune delle aziende e organizzazioni con le quali ho collaborato, come formatore e speaker, comprendono: Amway, Banca Mediolanum, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Bayer, Calzedonia, Cassa Centrale ,CNA, Confartigianato, Confindustria, Giuffrè Editore, Herbalife, Juice Plus, Just Italia, JUUL, LIoyd’s, Liu·Jo, Lotto, Nespresso, Revlon, Scavolini, Sony Italia, UNIPD, Wella e molti altri.