Olivetti lo apprezzi se lo leggi, lo apprezzi di più se hai lavorato come ultimo tra gli ultimi.
Ho avuto l’onore di condurre l’evento finale della Manifestazione “Adriano Olivetti e la Bellezza” Un seminario “multichannel di ispirazione e di emozione” come lo ha definito una amica. Grandi ospiti che hanno contribuito a delineare la figura di Adriano Olivetti, uomo geniale e poliedrico dotato di una voracità culturale on cui cercò di contagiare chiunque.
Un ringraziamento speciale a Lucia Cuman e Petra Schrott per questo splendido evento.
Il creatore di un umanesimo imprenditoriale laico che trasformò Ivrea da piccola cittadina di provincia nella Atene classica degli anni ’50, nuova Mecca di menti sofisticate, innovative e sensibili.
Abbiamo compreso quale importanza rivestisse il rapporto tra impresa e società locale. Il conflitto tra utopia e valori e la blasfemia per il tempo che professava che : “il profitto andava sì bene ma se veniva reinvestito per il bene della comunità”.
Abbiamo visto gli stabilimenti di sua ispirazione in cui tutto doveva essere avvolto dalla luce, sia per un fattore pratico che psicologico.
In prigione ti privano di luce e visione.
Il lavoro per non essere prigione deve tenere conto anche di questo.
Per permettere ai lavoratori di parlare tra loro, per poter vedere un paesaggio, per stare bene anche se si sta producendo.
La luminosità è l’anticamera della bellezza e la bellezza è un mezzo per l’elevazione dell’uomo nel pensiero di Olivetti. Posti dove le pareti sono di vetro “per poter seguire il cammino del sole” come nei campi. Abbiamo sentito raccontare di come dalle linee di montaggio abbia voluto passare alle isole di montaggio, dove rapporto creativo e collaborativo aumentano e permettono di sfuggire alla ripetitività alienante.
Bellezza, amore, verità e giustizia secondo questo uomo al quale anche Steve Jobs si è ispirato per alcune delle sue idee, sosteneva che le aziende i governi che Stati che si dimenticheranno uno solo di questi valori non potranno mai indicare il cammino verso la civiltà.
Oggi non sono più gli anni ’50 ma la lezione di Olivetti non è diventata obsoleta.
Ce la siamo solo dimenticata. Ci siamo dimenticati che gli altri siamo noi.
Per riscoprire Olivetti, consiglio di partire anche da qui
Dai siti dedicati storiaolivetti.it e archiviostoricolivetti.it dell’Associazione Archivio Storico Olivetti
Dai libri, in particolare da Le Fabbriche del Bene
“La crisi del nostro mondo deve ancora procedere verso il fondo prima che si avverta, nella carne e nelle coscienze, l’urgenza di un cambio di paradigma. E quando ciò avverrà – e a poco a poco sta avvenendo – la prospettiva olivettiana potrà apparire come una delle poche idee ed esperienze che la storia e il declino della democrazia nel nostro paese non hanno potuto corrompere.”
Così scriveva nella presentazione del libro, Gustavo Zagrebelsky. Era il 2014. Adesso siamo nel 2019. E sì, è urgente.

Manager, Advisor, Autore, Speaker|
Per oltre trent’anni sono stato nel mondo delle vendite, iniziando da agente sino ad arrivare ad occupare posizioni apicali in aziende come Diesel, Adidas, 55DSL, OTB.
Parallelamente ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della motivazione e della crescita personale, convinto che spetti sempre a noi prendersi la responsabilità delle nostre esistenze.
Questo mi ha portato a studiare, cercare, testare, risposte ai continui quesiti della vita e del lavoro, come: “Perché alcune persone sono in grado di correre ultramaratone e altre faticano ad alzarsi dal divano?” “E perché le stesse persone che corrono una ultramaratona nel weekend, in ufficio svogliate ti rispondono: Prenditela tu la risma per la stampante?”
Da ormai vent’anni ho fatto di questo il mio lavoro e la mia missione, aiutando individui e organizzazioni a raggiungere gli obiettivi mantenendo la propria umanità.
Alcune delle aziende e organizzazioni con le quali ho collaborato, come formatore e speaker, comprendono: Amway, Banca Mediolanum, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Bayer, Calzedonia, Cassa Centrale ,CNA, Confartigianato, Confindustria, Giuffrè Editore, Herbalife, Juice Plus, Just Italia, JUUL, LIoyd’s, Liu·Jo, Lotto, Nespresso, Revlon, Scavolini, Sony Italia, UNIPD, Wella e molti altri.