Dan Ariely, professore e autore israeliano-americano, è noto come uno dei principali esperti in psicologia ed economia comportamentale. Nato a New York nel 1967 e cresciuto in Israele ha conseguito dottorati in psicologia cognitiva e amministrazione aziendale, avendo come mentore il premio Nobel Daniel Kahneman.
Nella sua carriera accademica, Ariely ha insegnato al MIT prima di unirsi a Duke University come professore James B. Duke. Ha co-fondato numerose aziende che applicano la scienza comportamentale nel mondo degli affari e ha scritto diversi bestseller del New York Times, tra cui “Predictably Irrational” e “The Honest Truth about Dishonesty”.
Il suo ultimo libro, “MISBELIEF: WHAT MAKES RATIONAL PEOPLE BELIEVE IRRATIONAL THINGS”, esplora il fenomeno delle false credenze e come le persone razionali possano giungere a credere in cose irrazionali. Ariely sottolinea come sia stato lui stesso bersaglio di teorie del complotto, introducendo il termine “misbelief” per descrivere come le persone interpretano il mondo attraverso una lente distorta.
Sono assolutamente felice che abbia accettato di trovare qualche minuto per rispondere alle mie tre domande e lo ringrazio.
SZ: Dan, nei tuoi libri hai approfondito il comportamento umano e le motivazioni che stanno dietro le nostre scelte. Che consigli offri a coloro che desiderano migliorare la propria motivazione personale e professionale, sulla base della tua ricerca?
DA: La prima domanda riguarda la motivazione. In generale, possiamo considerare la motivazione come estrinseca o intrinseca. La motivazione estrinseca proviene dall’esterno, mentre quella intrinseca dall’interno. Che si tratti di motivare gli altri o noi stessi, la motivazione intrinseca è più importante. Non che la motivazione estrinseca non abbia valore, ma se vogliamo realmente migliorare, la chiave sta nell’intrinseca. Quando ci concentriamo sui fattori che ci spingono a fare qualcosa e sulla creatività, si tratta di uscire dagli schemi e cercare diverse opportunità. Una forza trainante è la passione, simile all’energia di un’auto con un potente motore. L’altra è la curiosità e il desiderio di migliorarsi. Cosa alimenta queste spinte? Sentirsi apprezzati aumenta la motivazione.
L’armonia con le persone con cui lavoro e con l’organizzazione rafforza questa passione. La seconda componente, quella di avere una visione ampia e di cercare di essere creativi, innovativi e di vedere le cose in modo diverso, è legata all’autonomia, alla riduzione della burocrazia e a qualcosa chiamato “sicurezza psicologica”. Quest’ultima è l’idea che si può tentare qualcosa di nuovo senza timore di ripercussioni negative.
SZ: La tua ricerca ha evidenziato l’importanza delle piccole azioni quotidiane nel plasmare il nostro successo e il nostro benessere. Potresti condividere alcuni spunti pratici tratti dai tuoi lavori che chiunque può applicare per creare cambiamenti positivi nella propria vita?
DA: Il significato delle piccole azioni quotidiane nel plasmare il nostro successo. Ecco un esempio. Molti di noi hanno obiettivi da raggiungere e impegni da rispettare. Ma una volta in ufficio, ci perdiamo spesso nelle urgenze quotidiane come controllare le e-mail. Quello che faccio è iniziare la giornata focalizzandomi su ciò che è veramente importante. E prima di tutto, mi preparo un espresso. Questo rituale mattutino non solo mi aiuta a concentrarmi sulle priorità, ma è diventato una parte fondamentale della mia routine.
SZ: I tuoi libri affrontano spesso la questione dell’autocontrollo e della gestione delle tentazioni. In un mondo sempre più distratto e frenetico, come possiamo sviluppare l’autocontrollo necessario per perseguire i nostri obiettivi a lungo termine senza cadere nelle trappole delle distrazioni moderne?
DA: In un mondo pieno di distrazioni la buona volontà da sola non basta. È essenziale adottare tecniche specifiche. Una di queste è evitare le tentazioni, come disattivare le notifiche sul telefono. Potrebbe sembrare un piccolo passo, ma con il tempo, ridurrà significativamente le distrazioni. L’adattamento potrebbe richiedere tempo, ma ne vale la pena.
Per un approfondimento su i molti temi toccati da Dan Ariely vi consiglio questa pagina https://danariely.com/resources/
Inoltre è in pubblicazione il nuovo libro di Dan Ariely, “Misbelief”What Makes Rational People Believe Irrational Things.
Solo in lingua inglese per ora.
Tratta del periodo difficile che Dan Ariely ha vissuto personalmente per li effetti devastanti degli attacchi di coloro che vedevano certi eventi globali come frutto di oscure cospirazioni. Questa esperienza traumatica ha ispirato Ariely a esplorare il fenomeno per cui le persone adottano credenze manifestamente false su individui, notizie e istituzioni. Nel suo libro, non solo racconta delle persone e delle situazioni che ha incontrato, ma approfondisce un meccanismo psicologico che ha denominato “il vortice dell’errata convinzione”.
Questo vortice, come Ariely lo descrive, è un meccanismo intricato composto da elementi come lo stress, il pregiudizio di conferma e la necessità umana di trovare un colpevole. L’autore sottolinea come certe personalità siano più inclini ad essere inghiottite da questo vortice, pur non avendo necessariamente caratteristiche negative. Elementi come il ragionamento intuitivo, una solida fiducia nelle proprie opinioni e una certa dose di creatività possono, sorprendentemente, rendere le persone più vulnerabili. Ariely evidenzia anche l’influenza predominante degli ambienti sociali, sia fisici che digitali, in questo processo.

Manager, Advisor, Autore, Speaker|
Per oltre trent’anni sono stato nel mondo delle vendite, iniziando da agente sino ad arrivare ad occupare posizioni apicali in aziende come Diesel, Adidas, 55DSL, OTB.
Parallelamente ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della motivazione e della crescita personale, convinto che spetti sempre a noi prendersi la responsabilità delle nostre esistenze.
Questo mi ha portato a studiare, cercare, testare, risposte ai continui quesiti della vita e del lavoro, come: “Perché alcune persone sono in grado di correre ultramaratone e altre faticano ad alzarsi dal divano?” “E perché le stesse persone che corrono una ultramaratona nel weekend, in ufficio svogliate ti rispondono: Prenditela tu la risma per la stampante?”
Da ormai vent’anni ho fatto di questo il mio lavoro e la mia missione, aiutando individui e organizzazioni a raggiungere gli obiettivi mantenendo la propria umanità.
Alcune delle aziende e organizzazioni con le quali ho collaborato, come formatore e speaker, comprendono: Amway, Banca Mediolanum, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Bayer, Calzedonia, Cassa Centrale ,CNA, Confartigianato, Confindustria, Giuffrè Editore, Herbalife, Juice Plus, Just Italia, JUUL, LIoyd’s, Liu·Jo, Lotto, Nespresso, Revlon, Scavolini, Sony Italia, UNIPD, Wella e molti altri.